Storie di gioventù
di Testi Tiziano
Dovete sapere che il giorno in cui commisi l'infrazione era il
giorno di Pasqua, mancava poco al congedo, (la naja sulle spalle
era già tanta), ma essendo di riposo nel turno da macchinista
pensarono bene di mettermi a fare il sergente d'ispezione. Non
ne feci un dramma, e la giornata (mi ricordo con un sole stupendo),
passava fiaccamente.
La caserma ovviamente era deserta, c'eravamo io, le guardie che
non avevano proprio nulla da guardiare, e sicuramente (ma ancora
non lo sapevo), qualcun'altro.
Erano circa le 15 del pomeriggio e, comodamente seduto al circolo
stavo guardando la televisione, quando irrompe all'interno il
M.llo Ditta che in veste di ufficiale d'ispezione mi avverte di
cose inaudite che stanno avvenendo.
Trasecolo e non afferro, ma lui mi urla di seguirlo perchè
sopra dai Capitreno, (che ricordo erano già della circolare
successiva alla 644/72), stanno avvenendo "cose dell'altro
mondo".
Naturalmente esco in fretta e mentre salgo le scale pensando a
quale immane tragedia sia in atto, mi corre l'occhio verso il
portone principale che una guardia "fedifraga" aveva
nel frattempo aperto. Ancora col fiatone (non ho mai avuto un
buon rapporto con le scale!), vedo due o tre super "gnocche"
che se la svignano a gambe levate seguite dai loro improvvisati
"pigmaglioni".
Al che non mi è venuto di meglio che dire all'esterrefatto
sottufficiale " Non si preoccupi Maresciallo, quelle sono
le ragazze dei capotreni".
Mi era venuto da pensare che in fondo non era il caso di prendersela
tanto, la Giordana (caserma), era sempre stata un "porto
di mare".
Ma niente, non ne volle sapere, urlava che eravamo in una caserma
e non in un casino, e alla fine mi fece un bel rapporto! Peccato,
perchè ho rischiato di fare 39 mesi di militare senza mai
essere punito! Però pensando a quei ragazzi così
contenti di stare insieme alle loro fidanzate mi sono sempre abbondantemente
consolato. Poi mi era venuto anche un pensiero: "Che Ditta
(il Maresciallo), avesse qualche problema?"