37° raduno:Chivasso
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Carissimi amici colleghi e simpatizzanti,
i titoli di coda del 37° raduno nazionale 644/72
sono passati e il bel film è terminato.
Già perché come un bel film si ricorda con piacere
anche questo raduno merita di essere celebrato col giusto interesse.
L’organizzazione dei numerosi eventi programmati non ha
avuto alcun intoppo, tutto si è svolto regolarmente.
Innanzi tutto un grazie a tutti i partecipanti (circa ottanta
persone), che con aria festosa hanno fissato l'appuntamento a
Chivasso il 28 Giugno 2013.
Con entusiasmo abbiamo accolto la presenza di colleghi ed amici
che mancavano ai raduni da decine di anni, persone che comunque
si sono immediatamente riconosciute ed immedesimate nonostante
il tempo trascorso.
Si comincia il mattino del 29 Giugno con appuntamento al Dopolavoro
Ferroviario, dove siamo raggiunti dagli inconfondibili lineamenti
di alcuni graditi ospiti che furono nostri superiori gerarchici,
ed istruttori. Il tempo non ha minimamente scalfito la loro personalità
e sono in gran forma. Ricordo a memoria, il Gen. Rino Ventura,
il Maresciallo Bracco, il Maresciallo Attinà, il Capitano
Marazzia, il Maresciallo Barroero, ma non poteva mancare il Boss
dei Boss, ovvero l’incomparabile sagoma del titolare del
Deposito Locomotive Maresciallo Amedeo Folliero, con cui noi della
trazione abbiamo condiviso la maggior parte dei trentanove mesi
di Genio Ferrovieri.
Come da programma il “nostro” Minuetto “privato”
(in quanto appositamente noleggiato), ci attende per la gita in
Val d’Aosta, su quei binari che ci videro diventare macchinisti
e Capostazione. Per non farci sentire fuori dalla norma quotidiana,
RFI mette immediatamente del suo nella preparazione del treno.
Il quale non può uscire dal deposito, perché un
mercione si è messo di traverso, non può avanzare
a causa di un P.L. guasto e non può retrocedere causa mancanza
manovratori. Morale si va dai Dirigenti Movimento a imprecare,
loro si arrabbiano, insomma la normale Ferrovia che noi pensionati
abbiamo lasciato qualche anno fa. Non è cambiato assolutamente
nulla. Finalmente con mezz’ora di ritardo sull’orario
previsto il Minuetto TD è a nostra disposizione. Con i
nostri ex superiori a bordo che ci allietano della loro presenza,
partiamo alla volta di Aosta. I binari della Valle come in un
film che si rivede con immenso piacere scorrono sotto di noi tra
immagini da cartolina in un ambiente che è apparentemente
ben curato ed organizzato. Sosta aperitivo ad Ivrea. La Stazione
è stata riorganizzata, resa più accogliente rispetto
a quaranta anni fa, anche se un irto sovrappasso sopra i binari
poco ha a che fare con l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Qui termina la trazione elettrica e si può proseguire solo
con trazione termica.
Alla volta di Aosta le montagne si fanno selvagge e maestose,
mentre il meteo, ahimè, volge alla pioggia. (Poteva mancare?).
Tra una chiacchiera e un piacevole ricordo siamo ad Aosta, accolti
da una fastidiosa pioggerella. Ci attende il Ristorante “La
Brace” dove consumeremo il pranzo. Al termine un timido
sole filtra tra i monti, tale da indurci ad una passeggiata in
città. Alle 17:50 il Minuetto lascia Aosta e torniamo al
campo base di Chivasso. Una bellissima giornata. Geniale è
stata l’idea del viaggio in Valle a bordo del “nostro”
treno in un contesto che ha unito paesaggi meravigliosi, dialogo
e amicizia.
Domenica 30 Giugno si parte con due pullman per Torino. Destinazione
la Caserma Cavour. Siamo accolti al suo interno dal personale
militare della Brigata Alpina Taurinense, attuali titolari dell’immobile,
perché il Reggimento Genio Ferrovieri è stato dislocato
in Emilia. Nella Caserma abbiamo un paio d’ore di libertà.
Ci muoviamo in quei luoghi ch ci videro indossare per la prima
volta la divisa militare, frequentare i corsi e sostenere i temuti
esami. Tutto torna immediatamente alla memoria: le aule, le camerate,
lo spaccio e quant’altro. La Caserma Cavour tuttavia non
ha più quell’aspetto, è un po’ dismessa,
semi-deserta seppur pulita ed ordinata. Incontriamo una graziosa
soldatessa (P.A.O.) in servizio, con tanto di mimetica e fucile
mitragliatore imbracciato che mal si accostano a quel dolce sorriso
femminile… Un’immagine lontana anni luce da quella
che fu la nostra idea militare. Da quando l’Esercito si
è riorganizzato ci dicono che è un po’ come
in fabbrica e la domenica (quasi) tutti liberi. Non esistendo
più la ferma obbligatoria evidentemente il concetto è
cambiato e probabilmente è meglio così. Al centro
della struttura fa bella mostra di se un’imponente locomotiva
a vapore gr. 740 che testimonia il passaggio del Genio Ferrovieri.
Immancabile foto ricordo e via di nuovo per visitare la bella
città di Torino. Il Po, il Valentino, la Mole Antonelliana,
Piazza Castello e Carlo Felice, il restaurando Museo Egizio. Il
pomeriggio una boccata d’aria pura a Superga, balcone naturale
e orgoglioso sulla città. La sera il momento magico del
Cenone di Gala a Caluso. Il ristorante Mago ci accoglie, così
come faceva quaranta anni fa nella sua maxi struttura. Il gentilissimo
proprietario accompagna la comitiva nel salone delle feste dando
inizio alla cena, ai balli, e alla cerimonia finale della consegna
della Stecca, che impegnerà nel prossimo anno il caro amico
e collega Bruno Gottardi ad organizzare il suo terzo raduno. Un
record. Dopo Andalo e Follonica, Bruno ha accolto l’invito
a mettersi nuovamente in gioco. Saremo suoi ospiti in Toscana
(Follonica e dintorni), nei primi giorni di Settembre del 2014
per il 38° raduno nazionale, che come sempre sarà un
successo...
Un dovuto e necessario ringraziamento a Stefano e Daniela Cucco,
per l’ideazione, l’organizzazione e la gestione del
raduno trascorso e alla collaborazione di Nicola Giacco e Franco
Silvestro.
Grazie a tutti.
Tiziano Testi, presidente.
(Libera associazione Circ. 644/72 ex Genio Ferrovieri).
Parma, 10/07/2013
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